Gli amanti della grappa lo sanno…una buona grappa nasce solo da una vinaccia di qualità !
Facciamo un passo indietro e vediamo cos’è la vinaccia.
Raccolta l’uva inizia il processo di trasformazione che si concluderà con l’imbottigliamento del vino: pigiatura, fermentazione, diversi travasi, maturazione, imbottigliamento.
Dopo la pigiatura dell’uva rimangono le bucce degli acini che verrebbero buttate se non ci fosse la grappa! La buccia del chicco d’uva racchiude profumi, gusti e sostanze aromatiche che differenziano diversi tipi di grappa: quella proveniente da uve a bacca bianca come lo chardonnay sarà molto differente da quella prodotta con le uve a bacca rossa come quelle usate per l’Amarone.
La vinaccia che non presenta al suo interno i raspi, lo “scheletro” dei grappoli d’uva su cui sono attaccati gli acini, è una materia prima di migliore qualità . Anche i tempi di trasferimento degli acini pigiati dalla cantina alla distilleria determinano la bontà della grappa. Oltre le 24 ore di tempo dalla vinificazione si rischia che l’ossidazione alteri e comprometta gli aromi caratteristici delle bucce.
Le tipologie di grappa che si possono ottenere sono molteplici, la fantasia di produttori e appassionati sta proponendo nuovi aromi, ma le classiche barricate mantengono grande interesse, così come le grappe stravecchie, le grappe aromatizzate al miele, alle erbe, all’anice, alla mandorla, le grappe millesimate, ecc.
Voi quale preferite? Ecco la nostra selezione di Grappe!